Enjoy Mr. Sundblom!

1886: nasce la Coca-Cola. Tredici anni dopo, il signor Haddon Sundblom (1899-1976, in foto). E poi, negli anni '30, un certo Babbo Natale. "Forze cosmiche" destinate a interagire tra loro per condizionare stili di vita e immaginario collettivo, da allora ad oggi, e probabilmente finché ci sarà un domani. Tra queste, il vero protagonista e catalizzatore degli eventi lo ritroviamo nella figura dell'esimio Mister Sundblom.
Illustratore e pittore statunitense, dopo una formazione in Arte in quel di Chicago, ebbe modo di sperimentarsi nella grafica pubblicitaria fino a padroneggiarla con grande maestria, tanto da essere poi conteso - negli anni, per campagne promozionali di successo - da marchi di spicco quali Packard, Ford, Lincoln, Palmolive, Camay, Goodyear. Ma il marchio a cui più è rimasto legato in vita, e al quale lo si associa principalmente nel ricordo ancora oggi, è per l'appunto Coca-Cola.
Alla sua sagace creatività e al suo indubbio talento si affidarono i dirigenti della bibita gassata più famosa di sempre, quando gli sottoposero l'onere di fornire un'identità visiva accattivante e duratura nel tempo al "testimonial" d'eccezione che avevano scelto per le loro pubblicità invernali: nientemeno che Babbo Natale.
Ebbene sì: la grande barba bianca rassicurante, l'aspetto bonario e cicciottello, l'abito e il cappello d'un rosso acceso irresistibile così come l'accogliente sorriso tra le gote abbinate... il Babbo Natale canonico insomma, quello che abbiamo sempre conosciuto (se non adorato), è nato dai pennelli di Haddon Sundblom. Obiettivo centrato in pieno, direi...
Illustratore e pittore statunitense, dopo una formazione in Arte in quel di Chicago, ebbe modo di sperimentarsi nella grafica pubblicitaria fino a padroneggiarla con grande maestria, tanto da essere poi conteso - negli anni, per campagne promozionali di successo - da marchi di spicco quali Packard, Ford, Lincoln, Palmolive, Camay, Goodyear. Ma il marchio a cui più è rimasto legato in vita, e al quale lo si associa principalmente nel ricordo ancora oggi, è per l'appunto Coca-Cola.
Alla sua sagace creatività e al suo indubbio talento si affidarono i dirigenti della bibita gassata più famosa di sempre, quando gli sottoposero l'onere di fornire un'identità visiva accattivante e duratura nel tempo al "testimonial" d'eccezione che avevano scelto per le loro pubblicità invernali: nientemeno che Babbo Natale.
Ebbene sì: la grande barba bianca rassicurante, l'aspetto bonario e cicciottello, l'abito e il cappello d'un rosso acceso irresistibile così come l'accogliente sorriso tra le gote abbinate... il Babbo Natale canonico insomma, quello che abbiamo sempre conosciuto (se non adorato), è nato dai pennelli di Haddon Sundblom. Obiettivo centrato in pieno, direi...



Sundblom collaborò con Coca-Cola per oltre trent'anni, da quel Natale 1931 al 1964, durante i quali seppe solo migliorarsi, per quanto possibile.
Sciolto il bandolo di cui all'apertura, vi invito ora ad un esperimento: dimenticate per un attimo il concetto di pubblicità, o meglio, di "operazione commerciale", finalizzata dunque alla vendita di prodotti e già per questo poco "poetica"; resettate la mente, e abbandonatevi all'ammirazione dei capolavori che seguono (piccola selezione personale proveniente dal web): credo sia questo il modo più efficace perché possiate farvi un'idea dello spessore di questo grande artista, al di là della Coca-Cola e di Babbo Natale (senza offesa per nessuno, s'intende).
Sciolto il bandolo di cui all'apertura, vi invito ora ad un esperimento: dimenticate per un attimo il concetto di pubblicità, o meglio, di "operazione commerciale", finalizzata dunque alla vendita di prodotti e già per questo poco "poetica"; resettate la mente, e abbandonatevi all'ammirazione dei capolavori che seguono (piccola selezione personale proveniente dal web): credo sia questo il modo più efficace perché possiate farvi un'idea dello spessore di questo grande artista, al di là della Coca-Cola e di Babbo Natale (senza offesa per nessuno, s'intende).







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