Effetto farfalla*
Non molto tempo fa, una mia amica "di blog" si è tolta la vita. Amava. Anche le canzoni di Gianna Nannini. Oggi scopro quello che considero un neo nella produzione di questa stimata (anche da me) artista: è un brano che parla di amore e... suicidio.
E' un pezzo forte, anche musicalmente parlando, avvolgente e trascinante come pochi. Sul sito ufficiale della cantautrice leggo che il testo vuole essere un «inno all'amore impavido». Su Wikipedia si azzarda che è ispirato al Cantico delle Creature di San Francesco, ma francamente non ne trovo la corrispondenza; e in ogni caso poco importa, perché mi chiedo quanti vi associno automaticamente un nesso, se un nesso c'è, ascoltandone le parole. Vengo al punto: in un senso che vorrebbe o dovrebbe essere figurato, ma che tale non è, nella canzone in oggetto il suicidio viene elevato senza metafore nè mezzi termini a soluzione vincente per risolvere un dramma d'amore.
Non è mia abitudine tirare somme approssimative da psicologia spicciola, ma neanche mi sento di escludere che il messaggio contenuto in questo brano possa aver alimentato - più o meno incisivamente - le tesi alla base di quell'estremo gesto. Ad ogni modo, trovo che argomentare senza la dovuta cautela temi così delicati attraverso una canzone, ovvero veicolare discutibili strategie di vita, d'amore e di morte mediante un testo che resterà eterno, sia più pericoloso di un'epidemia. E tutto per una manciata di fans (euro) in più. Se proprio ti scappa di farlo, dico io, prendi esempio da Battiato: «rinvialo». Nessun link, qui.
Non è mia abitudine tirare somme approssimative da psicologia spicciola, ma neanche mi sento di escludere che il messaggio contenuto in questo brano possa aver alimentato - più o meno incisivamente - le tesi alla base di quell'estremo gesto. Ad ogni modo, trovo che argomentare senza la dovuta cautela temi così delicati attraverso una canzone, ovvero veicolare discutibili strategie di vita, d'amore e di morte mediante un testo che resterà eterno, sia più pericoloso di un'epidemia. E tutto per una manciata di fans (euro) in più. Se proprio ti scappa di farlo, dico io, prendi esempio da Battiato: «rinvialo». Nessun link, qui.
DOC
P.S.: Intendiamoci, ad esempio Vasco canta: «Ieri ho sgozzato mio figlio / credevo fosse un coniglio», ma non per questo dico che andrebbe denunciato per istigazione all'infanticidio... Il discorso è un altro. Se nel sacchetto di deliziosi pop-corn a cui mi hai abituato ci metti un fiocco di polistirolo, va a finire che lo ingoio e mi ci strozzo. Ossia, se ti poni ad oracolo per le questioni di cuore, e una marea di fans ti segue per le risposte che trova nelle tue canzoni, credo che alla fama accordata debba essere corrisposto - più per buonsenso che non per gratitudine - il prezzo di un'adeguata dose di coscienza (leggi: responsabilità). Chiedo troppo?
(*) «"Effetto farfalla" è una locuzione che racchiude in sé la nozione maggiormente tecnica di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, presente nella teoria del caos. L'idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema». (Wikipedia)
(*) «"Effetto farfalla" è una locuzione che racchiude in sé la nozione maggiormente tecnica di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, presente nella teoria del caos. L'idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema». (Wikipedia)
Commenti
Per me esiste il dolore perfetto, è quando raggiungi la disperazione assoluta quando sei in una barca alla deriva in balia degli eventi.
Ci sono tanti tipi di dolore, io ne ho raggiunti tre, la mancanza di una persona cara, un'amore finito e un dolore fisico.
Con i primi due sono uscita dal naufragio grazie a meravigliose creature, per il terzo il dolore fisico era talmente devastante che pesavo alla morte come l'unica soluzione ma, come al solito il mio angelo custode mi ha aiutata a calmare il dolore...ancora non si è calmato del tutto ma ci convivo grazie a cure antalgiche.
Vasco, pur di far rima in una canzone canta stupidamente una frase che, neanche si immagina la gravità delle sue parole, hai ragione manca il buonsenso !!!
Cosmogiormi caro Doc !!!
La società sarebbe migliore se cantanti, calciatori, politici e in genere tutti i personaggi pubblici facessero una buona scorta di senso di responsabilità. Grazie delle riflessioni. Un abbraccio.
@Maruzza - «Ci sarà qualcosa nella vita, per cui valga la pena»: sono parole della stessa Gianna, dalla bellissima "Sogno". Sono queste, a mio avviso, le bandiere giuste da sventolare... Grazie per il tuo arricchimento.
@Santa - Dici bene: a chi si trova sull'orlo può andar bene tutto, tranne che una spintarella. Grazie, ricambio i saluti.