Quel giocattolo che vibra nelle ossa e ti entra nella pelle
Una morbida poltrona. Enormi cuffie altrettanto morbide, impianto stereo altrettanto enorme. "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band". Il mio primo "viaggio musicale" è legato ai Beatles. Sonorità trasgressive per quei tempi (fine anni '70), che in seguito avrebbero rivoluzionato anche il mio spirito, musicalmente parlando (e non solo). Era diventato il mio nuovo giocattolo, la musica ribelle, perché mi faceva stare bene.
Quando ascolto qualcosa di nuovo, automaticamente viene messo alla prova da un processo del tutto istintivo: il verdetto risulta positivo solo se le onde percepite dai timpani e filtrate dal cervello, ottenuta l'approvazione generale del corpo, approdano direttamente all'anima. Un meccanismo sensibilmente unico, in grado di rigettare elementi dannosi (suoni inutili, testi privi di senso, scarsa passione, brama di denaro, incompetenza, etc.) e nel contempo fare tesoro di buona Musica da ascoltare, assorbire e condividere. Era il mio giocattolo, la musica ribelle, perché mi faceva stare bene. Lo è ancora, mi trastulla soprattutto quando sento il bisogno di ritrovarmi.
The Beatles: la band musicale più amata in assoluto. Oggi si festeggia il 50° anniversario dell'uscita del loro primo disco. Una festa che si ripete (e si ripeterà) ogni giorno, perchè in diverse parti del mondo c'è sempre qualcuno che li onora deliziandosi con la loro intramontabile Musica.
I Beatles sono stati una delle colonne (sonore) della mia giovinezza, e in questo giorno non potevo che ribadirlo, pubblicando questo post scritto due anni fa sul vecchio blog "Doctor Peter and Mister Hook". Un blog può cambiare, ma l'autore e la sua band preferita restano sempre gli stessi...
Permettetemi solo di aggiungere una ciliegina (anzi due).
"Helter Skelter" è un brano che porto tatuato dentro di me dalla prima volta che lo sentii. Da Wikipedia: «La canzone fu scritta principalmente da Paul McCartney (sebbene porti anche la firma di John Lennon, secondo la convenzione che i due autori rispettarono sempre). Il brano apparve nell'album "The Beatles" del 1968, noto come "White Album" ("album bianco"). La canzone è nota per aver anticipato diversi elementi di generi rock che si sarebbero sviluppati solo nei decenni successivi, come hard rock e heavy metal. Del brano sono state realizzate numerosissime cover, incluse quelle dei Mötley Crüe, Oasis, U2, Spite Extreme Wing, Aerosmith e Siouxsie and the Banshees. L'espressione inglese "helter skelter" indica i grandi scivoli di forma elicoidale dei luna park».
Quando ascolto qualcosa di nuovo, automaticamente viene messo alla prova da un processo del tutto istintivo: il verdetto risulta positivo solo se le onde percepite dai timpani e filtrate dal cervello, ottenuta l'approvazione generale del corpo, approdano direttamente all'anima. Un meccanismo sensibilmente unico, in grado di rigettare elementi dannosi (suoni inutili, testi privi di senso, scarsa passione, brama di denaro, incompetenza, etc.) e nel contempo fare tesoro di buona Musica da ascoltare, assorbire e condividere. Era il mio giocattolo, la musica ribelle, perché mi faceva stare bene. Lo è ancora, mi trastulla soprattutto quando sento il bisogno di ritrovarmi.
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The Beatles: la band musicale più amata in assoluto. Oggi si festeggia il 50° anniversario dell'uscita del loro primo disco. Una festa che si ripete (e si ripeterà) ogni giorno, perchè in diverse parti del mondo c'è sempre qualcuno che li onora deliziandosi con la loro intramontabile Musica.
I Beatles sono stati una delle colonne (sonore) della mia giovinezza, e in questo giorno non potevo che ribadirlo, pubblicando questo post scritto due anni fa sul vecchio blog "Doctor Peter and Mister Hook". Un blog può cambiare, ma l'autore e la sua band preferita restano sempre gli stessi...
Permettetemi solo di aggiungere una ciliegina (anzi due).
"Helter Skelter" è un brano che porto tatuato dentro di me dalla prima volta che lo sentii. Da Wikipedia: «La canzone fu scritta principalmente da Paul McCartney (sebbene porti anche la firma di John Lennon, secondo la convenzione che i due autori rispettarono sempre). Il brano apparve nell'album "The Beatles" del 1968, noto come "White Album" ("album bianco"). La canzone è nota per aver anticipato diversi elementi di generi rock che si sarebbero sviluppati solo nei decenni successivi, come hard rock e heavy metal. Del brano sono state realizzate numerosissime cover, incluse quelle dei Mötley Crüe, Oasis, U2, Spite Extreme Wing, Aerosmith e Siouxsie and the Banshees. L'espressione inglese "helter skelter" indica i grandi scivoli di forma elicoidale dei luna park».
E infine "Love me do", ovvero la canzone regina di questo anniversario: 50 anni e non sentirli... O meglio, non si può non sentirli. Loro sono The Beatles.
DOC
Commenti
@Curlydevil - Ecco un modo intelligente di sfruttare la suoneria del cellulare! Michelle è tra le mie preferite. Ciao, buona Domenica sera.