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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Concorso a premi: "My name is... One"


01 - Francesco

02 - Alessandro

03 - Matteo

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05 - Lorenzo

06 - Gabriele

07 - Mattia

08 - Riccardo

09 - Davide

10 - Luca

11 - Leonardo

12 - Marco

13 - Federico

14 - Giuseppe

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18 - Giovanni

19 - Alessio

20 - Filippo

21 - Christian

22 - Pietro

23 - Samuele

24 - Daniele

25 - Cristian

26 - Emanuele

27 - Michele

28 - Edoardo

29 - Diego

30 - Nicolò



Eccomi a voi sotto le colorate vesti di uno Sbirulino d'annata D.O.C. (grazie mamma, per aver confezionato quel vestito... e il suo contenuto). Come si evince dalla foto, all'autore di questo blog piace mascherarsi, ma anche nascondersi dietro misteriosi pseudonimi: "L'uomo che vola pazzo (...e talvolta cade)", poi Doctor Peter (da "Doctor Peter and Mister Hook", il nome del blog precedente), infine eletto "DOC" da un suo mitico follower. Bene, oggi è arrivato il momento di sapere qualcosa in più... Ovvero, il nome vero! Ma non c'è fretta: non si tratterà certo della scoperta del secolo. Voglio dire che non sarò io a dirvelo, ma sarete voi, se vorrete, a scoprirlo. Il concorso a premi è ufficialmente aperto. Questo il breve regolamento:

Bisognerà indovinare, scegliendo uno tra i nomi elencati nella lista accanto alla foto (classifica dei nomi maschili più diffusi in Italia secondo i dati Istat 2009), quale corrisponde al nome di battesimo del sottoscritto.
Il concorso è aperto a tutti (tranne ad amici e parenti, che quel nome lo conoscono già).
Ciascun concorrente avrà tre possibilità di risposta, da sfruttare in un unico commento o in tempi diversi.
L'unico post di riferimento è questo: le risposte vanno inserite nei commenti, e riceveranno di volta in volta un riscontro dall'autore.
Nessun limite di tempo: la scadenza avverrà automaticamente a risposta esatta ricevuta.
Alla vincitrice o al vincitore sarà consegnato un premio a discrezione dell'autore (no money, here, only happiness...)

Buona fortuna!

DOC


AGGIORNAMENTO DEL 1° APRILE 2012: IL CONCORSO E' TERMINATO.


Per vedere come è andata a finire, sbircia pure nei commenti qui sotto.

La bacheca più bella del mondo



La mia. Variopinta, naturale come un campo di fiori, ognuno con la propria storia di piccolo seme trasportato dal vento. Sbocciato, cresciuto, oggi forte delle preziose gocce d'acqua di chi lo ha annaffiato con cura. E il terreno dove quei fiori misero le prime radici non è, come potrebbe apparire, artificiale, virtuale e asettico, malgrado sfrutti il web... Giorno dopo giorno mi accorgo sempre più di quanto quelle radici assorbano nutrimento dall'animo delle (belle) persone che a tali fiori hanno dato vita, e che continuano ad arricchire la mia bacheca interiore, per me la più bella del mondo.

[Faccio una pausa. Vado a godermi un po' questa radiosa giornata primaverile. Giusto una passeggiata: non andare via, perchè il bello deve ancora cominciare.]

RRRieccomi, ritemprato dai raggi solari migliori, quelli che fanno solo bene. Pronto a riprendere il discorso con la dovuta partecipazione.
Persone vere, dicevo, a cui devo molto, sia per quanto condividono appassionatamente in rete, sia per il calore che in alcuni casi indirizzano specificatamente alla mia persona, proprio nei momenti... di maggior bisogno. Così ho pensato di ringraziarli raccogliendo quei "semi" in una teca tutta speciale. Tradotto, significa che mi appresto a riportare, per ciascuno dei miei follower, il primo post in assoluto pubblicato nel rispettivo blog. L'idea è di ricomporre qui, per una volta, quella bacheca che mi sta tanto a cuore, in modo da poterla restituire in dono a chi la alimenta costantemente con la propria opera.

Ed ecco che mi ritrovo a scoprire, tra l'altro, come ciascuno, a suo modo e a suo tempo, ha "rotto il ghiaccio", ovvero ha esordito come blogger in Blogger. Alcuni blog che sto per citare si sono trasformati, durante la loro "crescita", al punto da non essere quasi più rappresentati dal primo articolo che vi fu pubblicato; ma anche questo fa parte del gioco. Chiedo venia per l'inevitabile reimpaginazione, ma soprattutto per essermi preso questa libertà senza informare preventivamente gli autori. "Conoscendoli", sono certo che apprezzeranno, ma se qualcuno dovesse trovare sconveniente la presenza qui del suo primo vecchio post, è pregato di comunicarlo: in quel caso mi adopererò immediatamente per toglierlo, con le dovute scuse.
L'ordine è alfabetico come da bacheca Blogger. I titoli dei blog e dei post sono linkati ai rispettivi originali. Testi e immagini, ovviamente, appartengono agli autori, con annessi diritti. Buon divertimento, e ancora una volta grazie.

DOC 



"Oh, young sailor do you see what your captain sees? Love is nothing more than an action"

Begin Again From The Beginning
di Charmless Man, 22 Febbraio 2010

Finalmente dopo mille prove sono riuscito a capire come funzionasse questo sito... per anni ho avuto il blog su splinder... il cambio è stato traumatico ma efficace.
La cosa che più odio fare nei blog sono i template, il codice HTML non lo capirò mai! -.-'
Questo sarà il primo post del mio nuovo blog... Ok.. iniziamo così... mi chiamo Giuseppe, ho 25 anni e vivo a Catania. Sogno Londra, amo spongebob e vivo di musica.
Quello che vedete in foto tra le mie mani è il mio nuovo compagno di avventure... Ettore, un beagle di 2 mesi. E' favoloso vero? *_*
Lei invece è Sara... parte di me da ormai 8 mesi...



e quello è sempre Ettore in un momento di euforia canina! XD
Onestamente non so se Blogger sia affollato come splinder di tanti utenti... ad ogni modo qua scriverò le mie giornate, i miei pensieri e tutto ciò che ho voglia di condividere in rete. Alla prossima.








Aris Blog

Luna
di Aris, 3 Settembre 2008





Colorare la vita

Biscotti con gocce di cioccolato
di Vele Ivy, 21 Maggio 2008

Una ricetta per addolcire i nostri palati, tratta direttamente da una mail che ho mandato ad una cara amica di Pistoia. Avevo portato questi biscotti a lei e i suoi genitori quand'ero andata a trovarla nella bellissima Toscana, e avevano avuto molto successo!!

Ingredienti:
  • 500 g di farina
  • 300 g di burro
  • 150 g di zucchero
  • 2 tuorli e 1 uovo intero
  • scorza grattuggiata di un limone
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • gocce di cioccolato (ne vendono di già pronte nel reparto dei dolci al supermercato)
  • un po' di latte

Mescola rapidamente su una grande ciotola la farina con il burro ben ammorbidito e tutti gli altri ingredienti. Quando vedi che il composto si sta formando impastalo con le dita. Non deve essere lavorato troppo perchè sennò si surriscalda provocando l'uscita del burro. Se vedi che non si amalgama, aggiungi un po' di latte freddo: io lo metto sempre, perchè non mi viene senza!

Si deve formare un panetto ben compatto, che deve essere avvolto in una pellicola trasparente e riposto in frigo almeno mezz'ora.

Dopo averlo steso col mattarello, con delle formine o il bordo di un bicchiere dai la forma ai biscotti. Poi li metti in forno a 180 gradi: devono cuocersi 10 min da una parte, poi girati, e 10 min dall'altra. Cmq dipende dai forni, se vedi che non sono dorati puoi lasciarli qualche minuto di più.

Prima di mangiarli falli raffreddare bene.

Buon appetito! :-)



Doctor Peter and Mister Hook

di DOC (allora Dr. Peter and Mr. Hook), 9 Giugno 2010

Come primo intervento abbozzerò un aneddoto della mia gioventù.

Ragazzo tra ragazzi ai piedi di un palazzo pomeridiano. Negli zainetti birre, snack ed altre porcherie. L'appartamento apparteneva alla zia di Ciuffo; lei era distante, lui ci propose di infestare quella casa con una delle nostre memorabili serate da sballo. Ma quando Ciuffo si accorse che tra le chiavi "prese in prestito" mancava quella del portone del palazzo, dovemmo frenare il nostro entusiasmo. Non c'era modo di entrare. Non potevamo citofonare agli altri inquilini, avremmo compromesso la nostra incursione "segreta". «Rompiamo il vetro con un sasso ed entriamo» disse qualcuno. A me parve subito un'azione troppo violenta, ma pochi la pensavano come me. Alcuni si misero alla ricerca di un sasso, così anch'io cominciai a passeggiare ad occhi bassi sul ciglio del marciapiede. Incrociando uno degli altri, questi mi chiese: «Che stai cercando?». «Niente» risposi. Pochi passi dopo, giunto all'angolo, alzai gli occhi. Davanti a me una parola a caratteri cubitali su un grosso cartone. C'era scritto «NIENTE».





di Gattonero, 14 Marzo 2010

Intanto perchè uccidere per uccidere dovrebbe essere contro la natura umana. Dove si uccide per vivere, per mangiare, sovente per sopravvivere, c'è una giustificazione più che valida; ma ammazzare qualsiasi animale, volatile o terrestre, denota uno spirito da assassini. E non per niente, in caso di omicidi tra umani, sovente si rileva che le armi da fuoco sono detenute legalmente, poiché in possesso del permesso di caccia. I nostri eroi si giustificano dicendo di operare in difesa della natura, perché una sovrabbondanza di fauna la danneggerebbe. Forse è con questo spirito che le guerre non finiscono mai: la Terra è sovraffollata, visto che le malattie, i terremoti, gli incidenti ecc., non riescono a calmierare il numero dei privilegiati destinati a vivere, tanto vale provvedere, come i cacciatori con gli animali. La caccia come difesa in caso di pericolo è un dovere; la caccia fatta per piacere, per me è incomprensibile.
Come è incomprensibile la corrida, in Spagna e nei Paesi in cui viene praticata. E mi stupisce che questo Paese faccia parte dell'Europa più o meno unita e, più o meno moderna. Tradizioni secolari da difendere e conservare, dicono. Allora perchè è stata abolita la pena di morte? Era una pratica plurisecolare, eppure nei Paesi civili è stata abolita, anche per crimini aberranti, per i quali la si vorrebbe riapplicata. Ancora più indietro nel tempo, c'erano i sacrifici umani ai vari dei: spariti da secoli, e nessuno ha alzato la voce in nome della tradizione da conservare, o del folklore. A quali dei vengono dedicati questi tori, macellati di fronte a migliaia di deficenti che urlano per incitare delle stupide piroette in attesa del colpo finale. Confesso: ogni volta che vedo spezzoni di corrida, tifo per il toro, e aspetto, e spero vivamente, in una bella incornata; magari non salva la bestia, ma vuoi mettere la soddisfazione della sua legittima difesa?
Dei ragazzi prodigio, i mini toreri, preferisco non parlare poiché li ritengo la negazione dell'essere. Mi sta bene che siano incornati anche loro: pietà, in questi casi, è morta.




di Gabriella, 1 Aprile 2010


In questo giorno di primavera nel tronco dell'albero dei sassi è apparsa una civetta che augura il benvenuto a tutti voi che passerete di qui ed un benvenuto in particolare alle amiche del gruppo Rock painting Italia di cui faccio parte.

Gabriella




di Maria D'Asaro, 30 Novembre 2008

Mi chiedo se la distrazione e l’incuria che alcuni palermitani mostrano per piante e alberi non derivi anche dall’ignoranza per i loro nomi. “Disegna un albero"  ci viene richiesto da bambini – e non “Disegna un platano, un ulivo, una sterculia”…
Pochi sanno che gli alberi hanno un nome e un cognome, proprio come uomini e donne. Appartengono a una famiglia (da cui traggono il cognome) - quella dei Pini, delle Mimose, degli Olmi, delle Betulle… - all’interno della quale hanno una loro specificità (ecco il nome): sig. Pino Cembro, sig. Pino Nero, sig.a Albizia Julibrissin Mimosa, sig. Acero Campestre, sig. Acero Palmato, sig.a Acacia Dealbata Mimosa, …
Non abbiamo forse uno sguardo, un riguardo diverso verso chi conosciamo per nome? Forse, quando li conosceremo e li chiameremo per nome, cominceremo a considerare gli alberi Cosa nostra. O, a scanso di equivoci, nostri fratelli minori. O maggiori, viste le dimensioni.

“Centonove”, 10.10.08




di Veronica Mondelli, 13 Novembre 2008

Eccomi! Ora ho deciso di aprire un blog su blogspot. Finora avevo scritto su livejournal. Se qualcuno fosse interessato, può andare qui http://ilshimya.livejournal.com/e leggere i pochi post che ho scritto.
In ogni caso la ragione principale per cui ora ho aperto questo blog, "Sguardi Notturni" è perchè... quasi ci siamo... tra pochi giorni dovrebbe essere pubblicato, il mio primo (e spero non ultimo) libro, che non è cartaceo ma tutto digitale: è un e-book. Colgo così l'occasione per parlarne e per dire anche qualcosa di intelligente attorno a tutto ciò che mi interessa e che principalmente è il cinema e l'arte, discipline che studio all'università. Uno dei propositi che ho è quello di fare di questo blog non un semplice diario, ma quasi un angolo di web con le sue rubriche... non so, potrei parlare del "Film della settimana", della "Canzone della settimana", dell'Album del mese, dell'anno... insomma, un modo per dare continuità al blog e soprattutto per costringermi ad aggiornarlo. E, ovviamente, un modo per esercitare giornalmente la scrittura e per mettere a posto le mie idee attorno ad argomenti che mi interessano.
Spero di avere un seguito...
Buona lettura!


Nuove orbite per il genio Moebius


Jean Giraud (Moebius),
8/5/1938 - 10/3/2012
Egregio Sig. Giraud,

ciò che penso di te, in sostanza, lo avevo già sintetizzato nel vecchio blog. Ma un nuovo saluto è d'obbligo, dopo aver appreso la notizia della tua migrazione di ieri, da questo mondo a quelli infinitamente fantastici che dipingevi con l'immaginazione, prima che con la matita. Le tue tavole, biglietti d'ingresso per dimensioni vaste quanto un'anima, quella di Moebius, quella dei suoi lettori. Illustrazioni che mi elettrizzavano già da piccolissimo, attraverso i "Métal Hurlant" dei miei fratelli, e che ho avuto modo di apprezzare ancor più crescendo, fino a regalarmi "Les yeux du chat", vero capolavoro per concezione e resa artistica. Il tuo indiscusso talento ti precede, lassù: grazie Gir, per le evasioni che ci hai permesso, impossibili da descrivere con le semplici parole che usiamo sul pianeta Terra.

DOC

Una mimosa sempreverde



DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLA DONNA E DELLA CITTADINA

Uomo, sei capace d’essere giusto? E’ una donna che ti pone la domanda; tu non la priverai almeno di questo diritto. Dimmi? Chi ti ha concesso la suprema autorità di opprimere il mio sesso? La tua forza? Il tuo ingegno? Osserva il creatore nella sua saggezza; scorri la natura in tutta la sua grandezza, di cui tu sembri volerti raffrontare, e dammi, se hai il coraggio, l’esempio di questo tirannico potere. Risali agli animali, consulta gli elementi, studia i vegetali, getta infine uno sguardo su tutte le modificazioni della materia organizzata; e rendi a te l’evidenza quando te ne offro i mezzi; cerca, indaga e distingui, se puoi, i sessi nell’amministrazione della natura. Dappertutto tu li troverai confusi, dappertutto essi cooperano in un insieme armonioso a questo capolavoro immortale. Solo l’uomo s’è affastellato un principio di questa eccezione. Bizzarro, cieco, gonfio di scienza e degenerato, in questo secolo illuminato e di sagacità, nell’ignoranza più stupida, vuole comandare da despota su un sesso che ha ricevuto tutte le facoltà intellettuali; pretende di godere della rivoluzione, e reclama i suoi diritti all’uguaglianza, per non dire niente di più.

Preambolo

Le madri, le figlie, le sorelle, rappresentanti della nazione, chiedono di potersi costituire in Assemblea nazionale. Considerando che l’ignoranza, l’oblio o il disprezzo dei diritti della donna sono le cause delle disgrazie pubbliche e della corruzione dei governi, hanno deciso di esporre, in una Dichiarazione solenne, i diritti naturali, inalienabili e sacri della donna, affinché questa dichiarazione, costantemente presente a tutti i membri del corpo sociale, ricordi loro senza sosta i loro diritti e i loro doveri, affinché gli atti del potere delle donne e quelli del potere degli uomini, potendo essere paragonati ad ogni istante con gli scopi di ogni istituzione politica, siano più rispettati, affinché le proteste dei cittadini, fondate ormai su principi semplici e incontestabili, si rivolgano sempre al mantenimento della Costituzione, dei buoni costumi, e alla felicità di tutti. In conseguenza, il sesso superiore sia in bellezza che in coraggio, nelle sofferenze della maternità, riconosce e dichiara, in presenza e sotto gli auspici dell’essere supremo, i seguenti Diritti della Donna e della Cittadina.

Articolo I - La Donna nasce libera ed ha gli stessi diritti dell’uomo.
Le distinzioni sociali possono essere fondate solo sull’utilità comune.
Articolo II - Lo scopo di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili della Donna e dell’Uomo: questi diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza e soprattutto la resistenza all’oppressione.
Articolo III - Il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella nazione, che è la riunione della donna e dell’uomo: nessun corpo, nessun individuo può esercitarne l’autorità che non ne sia espressamente derivata.
Articolo IV - La libertà e la giustizia consistono nel restituire tutto quello che appartiene agli altri; così l’esercizio dei diritti naturali della donna ha come limiti solo la tirannia perpetua che l’uomo le oppone; questi limiti devono essere riformati dalle leggi della natura e della ragione.
Articolo V - Le leggi della natura e della ragione impediscono ogni azione nociva alla società: tutto ciò che non è proibito da queste leggi, sagge e divine, non può essere impedito, e nessuno può essere obbligato a fare quello che esse non ordinano di fare.
Articolo VI - La legge deve essere l’espressione della volontà generale; tutte le Cittadine e i Cittadini devono concorrere personalmente, o attraverso i loro rappresentanti, alla sua formazione; esse deve essere la stessa per tutti: Tutte le cittadine e tutti i cittadini, essendo uguali ai suoi occhi, devono essere ugualmente ammissibili ad ogni dignità, posto e impiego pubblici secondo le loro capacità, e senza altre distinzioni che quelle delle loro virtù e dei loro talenti.
Articolo VII - Nessuna donna è esclusa; essa è accusata, arrestata e detenuta nei casi determinati dalla Legge. Le donne obbediscono come gli uomini a questa legge rigorosa.
Articolo VIII - La Legge non deve stabilire che pene restrittive ed evidentemente necessarie, e nessuno può essere punito se non grazie a una legge stabilita e promulgata anteriormente al delitto e legalmente applicata alle donne.
Articolo IX - Tutto il rigore è esercitato dalla legge per ogni donna dichiarata colpevole.
Articolo X - Nessuno deve essere perseguitato per le sue opinioni, anche fondamentali; la donna ha il diritto di salire sul patibolo, deve avere ugualmente il diritto di salire sulla Tribuna; a condizione che le sue manifestazioni non turbino l’ordine pubblico stabilito dalla legge.
Articolo XI - La libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi della donna, poiché questa libertà assicura la legittimità dei padri verso i figli. Ogni Cittadina può dunque dire liberamente, io sono la madre di un figlio che vi appartiene, senza che un pregiudizio barbaro la obblighi a dissimulare la verità; salvo rispondere dell’abuso di questa libertà nei casi determinati dalla Legge.
Articolo XII - La garanzia dei diritti della donna e della cittadina ha bisogno di un particolare sostegno; questa garanzia deve essere istituita a vantaggio di tutti, e non per l’utilità particolare di quelle alle quali è affidata.
Articolo XIII
Per il mantenimento della forza pubblica, e per le spese dell’amministrazione, i contributi della donna e dell’uomo sono uguali; essa partecipa a tutte le incombenze, a tutti i lavori faticosi; deve dunque avere la sua parte nella distribuzione dei posti, degli impieghi, delle cariche delle dignità e dell’industria.
Articolo XIV - Le Cittadine e i Cittadini hanno il diritto di costatare personalmente, o attraverso i loro rappresentanti, la necessità dell’imposta pubblica. Le Cittadine non possono aderirvi che a condizione di essere ammesse ad un’uguale divisione, non solo dei beni di fortuna, ma anche nell’amministrazione pubblica, e di determinare la quota, la base imponibile, la riscossione e la durata dell’imposta.
Articolo XV - La massa delle donne, coalizzata nel pagamento delle imposte con quella degli uomini, ha il diritto di chiedere conto, ad ogni pubblico ufficiale, della sua amministrazione.
Articolo XVI - Ogni società nella quale la garanzia dei diritti non sia assicurata, né la separazione dei poteri sia determinata, non ha alcuna costituzione; la costituzione è nulla, se la maggioranza degli individui che compongono la Nazione, non ha cooperato alla sua redazione.
Articolo XVII - Le proprietà appartengono ai due sessi riuniti o separati; esse sono per ciascuno un diritto inviolabile e sacro; nessuno ne può essere privato come vero patrimonio della natura, se non quando la necessità pubblica, legalmente constatata, l’esiga in modo evidente, a condizione di una giusta e preliminare indennità.
Olympe de Gouges, Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne, 1791

DOC

«E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò...»


LUCIO DALLA (Foto: Lucarelli)
Caro Lucio,

compagno d'infanzia e orgoglio italiano, maestro non come pochi, come nessuno. Di pensieri e parole, trilli e piroette da carillon, motivi brillanti come lacrime, tra sorrisi rincorsi nello specchio di un sogno meraviglioso. Quanti voli di fantasia, quanta poesia, e quante profonde realtà hai tatuato sulla mia pelle, man mano che le scoprivo. Oggi più che mai mi accorgo di aver sempre riservato un camerino speciale, per te, nel mio cuore: perchè nessun altro artista è riuscito a farmi vibrare allo stesso modo. In quel luogo conserverò gelosamente l'indelebile diario che mi hai lasciato, assieme alle calde melodie che mi tenevano per mano già da bambino, e che mai smetterò di cantare, cercandoti nel Cielo.

P.S. - Un giorno verrò a chiederti un autografo: so bene che dovrò mettermi in coda ad una lunga fila, ma aspetterò pazientemente, perchè per me, quel premio vale un'eternità.

«Quale allegria / cambiar faccia cento volte per far finta di essere un bambino / con un sorriso ospitale ridere cantare far casino / insomma far finta che sia sempre un carnevale...»


DOC


Dall'album live "DALLAMERICARUSO",  1986,  RCA

"Balla balla ballerino"



"Se io fossi un angelo"


"Futura"



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