La Storia siamo noi
- Allarme! Codice 7! Tutti ai propri posti! - Interpretati i segnali dei radar, Diligentia, vedetta di primo grado, si affrettò ad allertare tutti i reparti. Pochi minuti dopo, potè stabilire con maggiore precisione la natura della minaccia in avvicinamento: fortunatamente non rientrava tra le più insidiose, ma il primo errore da evitare, in questi casi, era proprio quello di sottovalutare le potenzialità di un eventuale nemico. Una buona regola che lei conosceva bene: il suo ruolo era imperniato sulla scrupolosa osservanza delle procedure, ma soprattutto sulle sue capacità decisionali, per le quali veniva considerata una vera e propria colonna portante dell'intero Sistema.
Consultandosi con Istuito e Intinto, consiglieri al servizio della Difesa, Diligentia si occupò quindi di valutare spazi e tempi di reazione. Intanto il generale Ratione, donna tutta d'un pezzo, organizzava la guarnigione Virtus in base agli schemi formulati per circostanze come quella che si era appena verificata.
Al "Codice 7" erano associati eventi di pericolosità contenuta: a volte si trattava di fenomeni di origine naturale, quali avvisaglie di tempeste umorali, anomalie nell'orbita lunatica, e simili; ma solitamente erano legati ad attività diplomatiche e di gestione del territorio, come sbarchi di Magoni clandestini al largo dell'Armònia, avanzamento di sottomarini Paturnia non registrati, emissioni inquinanti da rimpianti industriali, ecc.
In questo caso, un velivolo Skon-Fort aveva violato lo spazio aereo senza preavviso nè autorizzazione. I tentativi di stabilire un contatto per richiesta di identificazione fallirono: poteva trattarsi di un'avaria nelle strumentazioni dell'aeromobile, come di un più pericoloso diniego da parte del pilota. Due Caccia, pronti per il decollo, attendevano solo il comando di Ratione, ma questi interruppe l'operazione su consiglio di Diligentia. L'aereo, infatti, si apprestava all'atterraggio in un'area sotto controllo.
Sulle sue coordinate fu inviata una Squadra Coraggio, nell'evenienza che quel pilota avesse intenzioni belliche. Nel frattempo, sui monitor a disposizione della vedetta sopraggiunsero altri segnali, e poco dopo, Diligentia diramò un nuovo allarme, questa volta ben più serio: "Codice 1". Quindici missili "Disper-Action" avanzavano a velocità sostenuta verso altrettanti obiettivi. Non c'erano più dubbi. L'aereo era stato inviato solo in ricognizione, come apripista. A conferma di ciò che stava accadendo, un comunicato appena giunto al Comando Generale: i Negalesi avevano dichiarato guerra.
A differenza della maggior parte dei Paesi, generalmente meno a rischio, lo Stato Danimo era costantemente sotto assedio. I Letizi, al governo, dovevano fronteggiare periodicamente i tenaci e destabilizzanti attacchi dei Negalesi, capi del terrorismo emozionale il cui unico scopo era sovvertire il potere.
Il generale si adoperò per predisporre rapidamente la controffensiva, che consisteva inizialmente nel distruggere i missili prima dell'impatto, colpendoli con razzi "Anti-Deprex". Intanto, tramite l'Ansia, Agenzia Nazionale Sensazioni Intime Associate, la notizia della guerra in atto aveva raggiunto i Paesi alleati. I Consolati esteri consolarono i propri connazionali con messaggi solidali al grido di "Forza Danimo"; i governi, invece, promisero tutto il loro appoggio: ingenti flotte di Kon-Fort erano pronte ad intervenire in caso di crisi. Eventualità non così lontana: la situazione cominciava a sfuggire di mano al generale Ratione, la resistenza era ormai al limite, quando all'improvviso...
* * *
- Tesoro, grazie al Cielo sei arrivato! - disse Carla, con aria sconfitta, accogliendo il marito all'ingresso.
- Amore, ma che succede? Tutto quel fumo alla finestra... E cosa sono queste lacrime? - le chiese Sergio, preoccupato. Singhiozzando, la moglie cominciò a snocciolargli l'accaduto.
- Non puoi immaginare... Stamani la lavatrice rotta, il bagno allagato... Ho sistemato tutto, sai, ma poi... Sigh! Sono andata dalla vicina a chiederle un po' di rosmarino, e lei, poverina, prima di arrivare in cucina è svenuta. Così ho chiamato il Pronto Soccorso... Per fortuna non era niente di grave, un piccolo calo di pressione, hanno detto... Il problema è che... Sigh! Avevo dimenticato l'arrosto nel forno, ed ora è un pezzo di carbone da buttar via. Scusa, amore, sono stata proprio una stupida... A volte penso di non essere affatto una buona moglie, sai? Sigh! E che tu non meriti una compagna così scarsa...
- Non dire sciocchezze - ribattè Sergio, asciugandole le lacrime - tu sei perfetta. E' che a volte ci si mettono tutte... E' solo una giornata storta, amore, te lo assicuro... Anzi, sai cosa facciamo adesso? Ti vai a ricomporre, chè per farti bella ti bastano dieci minuti; intanto io pulisco la cucina, e appena sei pronta andiamo in quel ristorantino che ti piace tanto... Quello nel vicoletto, ricordi? Ci siamo stati questa estate...
Carla lo guardò fisso negli occhi, abbozzò un sorriso di approvazione, lo abbracciò forte e gli sussurrò: - Ti amo.
* * *
- Allarme rientrato! Ripeto: codice 1 rientrato! Campo libero! - esclamò Diligentia, con occhi raggianti di soddisfazione. Quella frase, che risuonò in tutti i reparti attraverso gli altoparlanti, fu seguita da uno spontaneo coro all'unisono: «Yeah! Forza Danimo!!!»
DOC
Commenti
Doc impressione mia o negli ultimi post ti stai sdolcinando di brutto amico mio? :D
è bello leggerti con nuove sfumature!
;)
@Vele - E' proprio il nocciolo della questione... Il racconto punta il dito sulle nostre imperfezioni, esaltandole e svelando quanto a volte siamo inopportunamente esagerati, lasciandoci sovrastare dallo sconforto. E comunque potrebbe essere una buona strategia, per addolcire il cuore di lui e farsi portare a pranzo fuori ;) Sono certo che sei una buona moglie. Ciao, grazie e buona giornata.