Breve riflessione sui riflessi
Non hai idea di quanto ami il sistema solare. Perchè? Beh, perchè è mio. E' a me che è dedicato, in quanto essere umano. Un esempio? Bene. Prendi una giornata serena, siediti sulla panchina di un lungomare qualunque (ne abbiamo di meravigliosi sulle coste italiane), e osserva la superficie del mare. Che sia di notte con la luna piena, o di giorno con il sole a palla, vedrai una cuspide di riflessi partire dall'orizzonte, esattamente ai piedi dell'astro, e scivolare sulle onde fino a raggiungerti. Prova a spostarti: dai dieci metri ai mille chilometri, il risultato non cambierà.
Il riflesso degli astri è sempre diretto verso di noi, e a volte penso che siano loro ad osservarci, anticipando le nostre attenzioni.
Certo, è tutto spiegabile con le leggi dell'ottica e della rifrazione della luce, ma questa volta, mio caro fisico*, non voglio crederti. Piuttosto mi chiedo: è la luce che si è adeguata al nostro sguardo, o siamo noi ad essere stati creati con apposite percezioni affinchè ne potessimo godere? L'alternarsi del giorno e della notte: era programmato perchè gli umani potessero basarvi la vita, oppure è stata la loro evoluzione ad assecondarlo? E non venite a parlarmi di casualità.
DOC
(*) Mi viene in mente un certo Pignatale, professore di matematica e fisica, che non sarebbe stato saggio contraddire, vista la sua abitudine a torturare gli studenti (sottoscritto compreso) con pressioni e violenze psicologiche di ogni sorta.
Commenti
Bella domanda, Dr.Peter...
P.S. Avrei lasciato riposare (didatticamente) in pace il prof.Pignatale: a un docente così poco valido, non darei neppure soddisfazione di una - pur negativa - citazione!