Potresti non aver letto la Divina Commedia, o l'ultimo Camilleri. Può darsi che non ti piacciano le poesie, nè i libri gialli. Magari a te Stephen King non dice nulla, e "Il miglio verde" lo hai messo in cucina, a pareggiare il gambo del tavolo. Forse ti appassiona il fai-da-te, e leggi solo le dispense della "Hobby & Work"; oppure sei la pigrizia in persona, e ti limiti ad osservare le figure sulle riviste in attesa della messa in piega; o ancora sei un tipo raffinato, e non leggi nulla che non tratti in maniera approfondita gli aspetti più reconditi e controversi dell'esistenza. O infine, nella peggiore delle ipotesi, la lettura in sè proprio non ti va.
Okay, nulla da obiettare...
Ma non puoi - dico non puoi - non leggere "Il bigattiere italo-giapponese col sommario dei precetti sicurissimi per la felice educazione dei bachi giapponesi". Così, per la gioia del tuo prezioso intelletto, eccolo qua.
Ciao. Spero mi scuserete il disordine di questo post, ma ho appena "traslocato", e non sapendo dove riporre gli arretrati, li ho riversati qui. Vediamo se riesco a scovare qualcosa per legarli... dovrebbe esserci un filo rosso da qualche parte... ah, sì, eccolo: la Primavera.
Primavera blog. Quest'anno la stagione dell'amore ha sensibilmente influenzato il mio blog; ferma restando la sostanza (riprende i contenuti precedenti e ne mantiene lo spirito di fondo), presenta alcune novità. La veste grafica, ma prima ancora il nome, tratto dalla famosa canzone di Riccardo Cocciante "Cervo a Primavera".
E' andata così: riascoltandola sotto gli influssi dell'imminente equinozio, tra l'equino e l'ozio è spuntato un cervo, e prima che planasse a gabbiano ne ho tratto ispirazione. Un po' come il bruco che muta in farfalla; solo che i bruchi mi fanno leggermente schifo e le farfalle vivono troppo poco, così preferisco cervo e gabbiano (che tra l'altro hanno lo stesso numero di lettere). Insomma, mi sono talmente rispecchiato in quel desiderio di rinascita che ho voluto fissarlo qui.
Primavera donna. Quanto vorrei non aver motivi per festeggiare la donna nel mese di Marzo, se non quello dell'accostamento con la stagione primaverile: fertile, essenziale, lieve, tenace, piena di grazia, in ogni caso ragione di Vita. Nel medesimo meraviglioso contenitore permettetemi di annoverare un'altra ricorrenza: il compleanno del mito Alda Merini (21 marzo 1931 - 1º novembre 2009). La sua Poesia sì che vola alto! Dall'antologia "Vuoto d'amore", Einaudi 1991 (illustrazione "The Arrival" di Paul Bond):
«Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta. Così Proserpina lieve vede piovere sulle erbe, sui grossi frumenti gentili e piange sempre la sera. Forse è la sua preghiera».
La breve intervista che segue è tratta dal documentario "Dall'altra parte del cancello", scritto da Simone Cristicchi e diretto da Alberto Puliafito.
A proposito, su cortese segnalazione di Pippi (grazie!), condivido anche il bellissimo omaggio ispirato di Roberto Vecchioni: "Canzone per Alda Merini".
Primavera amore. Universale. Un saluto discreto e doveroso, prima della chiusura, lo riservo a Manlio Sgalambro, evoluto a miglior vita pochi giorni fa. Da Wikipedia: «(Lentini, 9 dicembre 1924 - Catania, 6 marzo 2014) è stato un filosofo, scrittore, poeta, paroliere e cantautore italiano. (...) È noto al grande pubblico per la collaborazione con il cantautore Franco Battiato». Ad esempio, "Tutto l'Universo obbedisce all'Amore": il video si presenta nel solito stile egocentrico del Battiato, che immancabilmente ci mette la faccia (in questo caso accompagnato da Carmen Consoli); ma la canzone in sè merita per altri motivi, da ricercarsi nella felice intesa tra la musica di Battiato e i testi di Sgalambro.