Che relazione c'è tra Santa Lucia da Siracusa, vergine e martire cristiana, e il celebre Rigoletto, buffone di corte in quel di Mantova, cantato nell'omonima opera di Giuseppe Verdi? Seguitemi in questa esclusiva mondiale DOC (Licenza C.C. 3.0) e lo scoprirete.
Innanzitutto, a scanso di equivoci, mi affretto a specificare che non si tratta di un semplice gossip estivo di cattivo gusto: non sarebbe nel mio stile. Detto ciò, un'altra premessa è d'obbligo relativamente ai soggetti di riferimento, ovvero due storiche canzoni che tutti ben conosciamo.
• "Santa Lucia", un vero cult della tradizione musicale napoletana, scritto da tal Teodoro Cottrau, autore italo-francese.
• "La donna è mobile", altro brano di fama mondiale, scritto da Francesco Maria Piave per l'ultimo atto del "Rigoletto" di Giuseppe Verdi.
Prima di entrare nel vivo della questione, per completezza di informazioni ne riporto melodie e testi in tutto il loro splendore di orecchiabilità.
Santa Lucia (E. Caruso)
| La donna è mobile (L. Pavarotti)
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Sul mare luccica l'astro d'argento. Placida è l'onda; prospero è il vento. Venite all'agile barchetta mia! Santa Lucia, Santa Lucia.
Con questo zeffiro così soave, oh! com'è bello star sulla nave! Su passeggeri venite via! Santa Lucia, Santa Lucia.
O dolce Napoli, o suol beato, ove sorridere, volle il creato. Tu sei l'impero dell'armonia, Santa Lucia, Santa Lucia! | La donna è mobile qual piuma al vento, muta d'accento - e di pensiero. Sempre un amabile, leggiadro viso, in pianto o in riso, - è menzognero.
La donna è mobile qual piuma al vento, muta d'accento - e di pensier.
È sempre misero chi a lei s'affida, chi le confida - mal cauto il core! Pur mai non sentesi felice appieno chi su quel seno - non liba amore! La donna è mobile qual piuma al vento, muta d'accento - e di pensier. |
Bene. Proviamo ora a confrontarle, e vediamo cos'hanno in comune.
1) Le scelta di parole semplici e di ritornelli musicali ben delineati fanno sì che restino impresse nella nostra memoria da subito e per tutta la vita, pronte a tornare spensieratamente a galla mentre siamo sotto la doccia.
2) "Santa Lucia" è stata scritta a Napoli nel 1850, "La donna è mobile" invece a Venezia... sempre nello stesso anno.
3) Ambientate sui rispettivi golfi marini, era facile che tutt'e due le canzoni citassero il vento; per contro, non è altrettanto scontato che entrambi gli scrittori sfruttassero il vocabolo "vento" come rima, e che entrambi collocassero questa rima in apertura.
4) Per darvi ulteriore prova della loro somiglianza, azzarderò infine un esperimento. Mescolerò i testi dell'una e dell'altra (senza offesa per nessuno), generando una terza canzone per così dire "meticcia". Provate a canticchiarla, intonandola indifferentemente sulla musica di "Santa Lucia" o su quella de "La donna è mobile".
Santa Lucia è mobile (DOC)
Sul mare luccica qual piuma al vento,
muta d'accento - e di pensiero.
Venite all'agile, leggiadro viso,
in pianto o in riso, Santa Lucia.
Con questo zeffiro chi a lei s'affida,
oh! com'è bello - mal cauto il core!
Pur mai non sentesi venite via!
Santa Lucia - non liba amore!
La donna è mobile, o suol beato
chi su quel seno - volle il creato.
Sempre un amabile, dell'armonia,
Santa Lucia, Santa Lucia!
Mi scuso con i cultori della metrica, che sicuramente storceranno il naso, ma gli stessi potranno darmi atto che i versi sono facilmente intercambiabili da una canzone all'altra, seppure forzandone (neanche poi tanto) il senso compiuto.
In conclusione, siamo certi che gli autori, in fase di stesura dei brani, non si siano consultati e/o copiati tra loro? Com'è possibile che queste due canzoni, una nata nell'Italia del sud-ovest e l'altra in quella del nord-est, abbiano riscosso nello stesso anno il medesimo successo, tanto da restare entrambe - in eterno - due icone identificative del nostro Paese nel mondo? Ma soprattutto mi chiedo: perchè mi lascio assalire da dubbi di questo genere, quando le cose importanti a cui dovrei pensare sono di tutt'altra natura?
DOC