Cinquant'anni fra: il Vortex


Heilà. Come va in quel fresco Agosto 2011?

Se è vero quanto racconta mio nonno, non dovreste passarvela poi così male. Caldo sopportabile senza bisogno di spalmarsi il Freddofix, aria respirabile senza dover inalare Ossygenox... C'è perfino qualcuno che riesce ancora a trovare un'occupazione fuori dal giro dei Chupa Chupa (quelli che all'epoca del Waka Waka chiamavate Bunga Bunga, evoluzione diretta dei più antichi Tuca Tuca).

Ma anch'io, dal mio 2061, posso aggiornarvi su qualcosa di buono. Ad esempio, come da voi si stanno diffondendo le rotonde per agevolare il traffico cittadino, da noi si stanno affermando le spirali nell'architettura dei centri commerciali. Ne hanno appena inaugurato uno in periferia, della catena "Vortex". Si presenta un po' come un Gioco dell'Oca: partendo dal primo negozio, si seguono le spire fino all'uscita, posta al centro del complesso. Vi illustrerò brevemente la distribuzione delle attività al suo interno.

All'ingresso i clienti vengono accolti in un immenso salone adibito a ricevitoria per giochi d'azzardo, dove si può puntare praticamente su tutto e vincere il denaro utile per gli acquisti. Il catalogo promozionale prevede premi che vanno dal suicidio assistito (per i primi 20mila Euro persi), alla gestione avanzata dell'intero patrimonio familiare da parte della Vortex, della durata di tre generazioni (per ottenerla basterà accumulare 1000 "Punti Lastrico").
Un'area adiacente è invece dedicata al baby-parking, dove si possono lasciare i bambini senza neanche doversi preoccupare di andare a riprenderli: personale qualificato li riciclerà per voi, li ritroverete la settimana successiva tra le offerte del banco frigo. Per i giovani, lo shopping è incentrato sull'intrattenimento. Mio figlio, per il prossimo Natale, mi ha già chiesto la nuova edizione di "Killin'Father", videogioco interattivo basato sulla realtà non virtuale (vi confesso che mi piacerà prendervi parte, dicono sia davvero di un realismo impressionante); alla piccolina invece comprerò la casetta chiusa della Sbarbie, pubblicizzata come gioco estrememente educativo.
Seguono i negozi dei generi alimentari, diversificati principalmente in due categorie: economici derivati da fogne industriali (tipo mozzarelle viola), e costosi precotti liofilizzati made in Boh. Non mancano gli extra-alimentari, ovvero generi di prima inutilità a basso costo, concepiti per risolvere i piccoli problemi pratici della vita quotidiana. In questo periodo vanno forte gli occhiali versalacrime, dotati di tubicini collegabili al radiatore della volomobile. Per i più esigenti c'è anche la versione con antigelo Paraflu.

Ma la vera rivoluzione la troverete in macelleria. Il settore è stato di recente incentivato dall'UE per compensare il tracollo dell'economia legata al mondo della pesca. Gustatevi a fondo i vostri piatti a base di pesce, perchè qui da noi, a causa dell'inquinamento, l'unica cosa che si muove tra gli scogli sono i topi.
Grazie ad una geniale convenzione con l'Ente Cimiteriale Nazionale, possiamo però avvalerci di un vasto assortimento di carni scelte a prezzi superconvenienti. Il progetto è stato appoggiato appieno dalle associazioni animaliste, che temevano per il destino dell'ultima mucca savia rimasta sul pianeta. Per le grigliate tra amici consiglio le cosce di concorrenti del Grande Fratello, davvero squisite. Mia moglie invece va matta per i petti villosi dei calciatori argentini...

Passando davanti alle vetrine dei negozi d'abbigliamento, noto che qualcuno sta già anticipando le novità per il prossimo inverno. Plastiche facciali idrorepellenti, seni pressurizzati a pompa idraulica, pantaloni in fibra muscolare... ma il top dei top resta lei, la "GenItal", un'esclusiva italiana esportata ormai in tutto il mondo. Insomma, come vedete, non ci facciamo mancare nulla. Arrivati al centro della struttura, poco prima dell'uscita, si trova una grande farmacia. Qui esperti falsimedici potranno suggerirvi inefficaci rimedi agli effetti collaterali scaturiti dalla spesa della settimana precedente. Tra i farmaci più richiesti (ma anche più cari), gli antibiotici per contrastare le bronchiti causate dall'aria esageratamente, assurdamente, fottutamente condizionata di quei locali.

Dimenticavo... Per uscire potrete utilizzare i comodi ascensori che la Vortex mette a disposizione, ma bisognerà fare attenzione al colore. Quelli superlusso, riconoscibili dal colore verde, portano al parcheggio sotterraneo custodito, dotato di area relax e di una fornitissima caffetteria che propone ottimi cocktail gratuiti di "arrivederci".
Quelli rossi, invece, conducono direttamente al laboratorio macelleria e sono riservati alle categorie a basso reddito. Grazie ad un innovativo provvedimento voluto dalla Maggioranza nell'ultima Finanziaria, chi rientra in questa fascia potrà pagare destinando parte dei propri organi al macinato fresco di giornata.

Vi aspetto, amici miei: quando arriverete io sarò ancora qui pronto ad accogliervi. Ho già prenotato il mio clone, un vero affare. Figuratevi che mi hanno persino scontato l'apparato emozionale, perchè pare che tra breve entrerà in disuso. Dove l'ho ordinato? Che domande: al Vortex, naturalmente!

DOC

Commenti

Vele Ivy ha detto…
Ammazza... improvvisamente questo caldo agosto non mi sembra così male...
...e poi d'un tratto mi sento impaurita ad entrare nei centri commerciali! Un po' come quando ho letto "Autogrill horror" di Benni! Il Vortex regge il confronto, stessa sensazione di incubo consumisti-cannibalico! Argh!!
Pippicalzelunghe ha detto…
ciao Peter.Giustissimo quello che dici tu...fortunatamente vivo in piccolo paese,faccio la spesa a chilometri 0,vado in bicicletta,prendo mezzi pubblici,cerco di non sprecare energia,di sera in giardino uso candele ecc...lavoro sociale e ore ore di volontariato.Non mi sento brava ma spero di versare una goccia in mezzo al mare ecologica. So benissimo,per chi vive in città questo viene molto difficile, però con un po di buona volontà qualcosa potrebbe fare...Fortunatamente su internet troviamo tutto e io dico,se invece di fare chilometri e chilometri per andare nei paesi dei balocchi(ipermercati)cercassimo questi posti portando i nostri figli a contatto con la natura, piuttosto di rinchiuderli...credo non sarebbe una cattiva idea. Alla fine siamo noi gli educatori, i bambini hanno bisogno di essere seguiti e amati...è una goccia in mezzo al mare, ma a volte questi piccoli sacrifici si possono fare...
GaiaCincia ha detto…
OMGFG! x.X il tuo racconto è fin troppo realistico.....ora ho bisogno di una dose di burocrazia per dimenticare xD torno a fotocopiare documenti ;) e speriamo di non arrivare a tanto
Mari da solcare ha detto…
Ottima mistura di noir e di feroce ironia, legata da una salsina di parole salate al punto giusto.
Sapido e spiazzante, nel tuo stile migliore. Nell'agosto 2061, vedrò, dai pascoli del cielo, se avevi ragione... Speriamo di no. Almeno non in tutto!
@Vele - L'ho scritto proprio per consolarci... Ciao.

@Pippicalzelunghe - Sono sicuro che con il tuo contributo qualcosa andrà meglio. Ciao.

@GaiaCincia - Speriamo davvero che il 2061 non sia... una fotocopia del mio racconto. Ciao.

@Maruzza - Chissà se ci sono mucche pazze anche in quei pascoli... Ciao, grazie per la graziosa recensione.

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