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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Ritrovarsi in un ritratto di 500 anni fa


Studio di cinque teste grottesche, Leonardo da Vinci (ca. 1494). Sotto: Autoritratto (ca. 1515)


I testi che seguono sono tratti dagli "Scritti letterari" di Leonardo da Vinci (1452-1519). «Pubblicati per la prima volta nel 1952, vengono in seguito ampliati grazie a una fondamentale scoperta: il ritrovamento, nel 1967, di due manoscritti autografi – quasi settecento pagine – che da secoli giacevano dimenticati nella Biblioteca Nazionale di Madrid. In queste annotazioni Leonardo trascura i grandi temi della Pittura o della Meccanica per dedicarsi ai pensieri, incentrati sulla vita morale, agli indovinelli, da lui nominati Profezie (...)» (Augusto Marinoni, dall'edizione Classici BUR). Le immagini a corredo provengono dal web.



Dello scriver lettere da un paese a un altro. Parleransi li omini di remotissimi paesi l'uno all'altro e risponderansi.


Degli emisperi che sono infiniti e da infinite linie son divisi in modo che sempre ciascuno omo n'ha una d'esse linie infra l'un piede e l'altro. Parleransi e toccheransi e abbracceransi li omini, stanti dall'uno all'altro emisperio, e 'ntenderansi i loro linguaggi.


Delle piove, che fan ch'e fiumi intorbidati portan via le terre. Verrà di verso il cielo chi trasmuterà gran parte dell'Africa, che si mostra a esso cielo in verso l'Europa, e quella di Europa in verso l'Africa, e quelle delle provincie si mischieranno insieme con gran revoluzione.


L'acqua del mare si leverà sopra l'alte cime de' monti verso il cielo e ricaderà sopra alle abitazione delli omini. Vederà i maggiori alberi delle selve essere portati dal furor de' venti dall'oriente all'occidente.


De' legnami che bruciano. Li alberi e albusti delle gran selve si convertiranno in cenere.


Della notte, che non si cognosce alcun colore. Verrà a tanto che non si cognoscerà differenzia in fra i colori, anzi si faran tutti di nera qualità.


De' navili ch'annegano. Vedrassi grandissimi corpi sanza vita (barconi, ndr) portare con furia moltitudine d'omini alla distruzione di lor vita.


Delle chiese e abitazioni de' frati. Assai saranno che lasceranno li esercizi e le fatiche e povertà di vita e di roba, e andranno abitare nelle ricchezze e trionfanti edifizi, mostrando questo esser il mezzo di farsi amico a Dio.


Uscirà dalla terra animali vestiti di tenebre, i quali, con maravigliosi assalti, assaliranno l'umana generazione, e quella da feroci morsi fia, con fusion di sangue, da essi divorata.



DOC

Rebus cibo 2018: adattarsi o adattarlo?



Dal prossimo anno gli insetti entreranno ufficialmente a far parte degli alimenti sulle nostre tavole. Non la mia. Se ne parla anche troppo, da quando è rimbalzata la notizia, per cui mi limiterò a poche note strettamente personali. Immaginate un quasi-entomofobo (io: paura, anzi ribrezzo degli insetti) acquistare distrattamente un sacchetto di arachidi e ritrovarsi poco dopo a sputare zampette di aracnidi; oppure ordinare una pizza ai quattro formaggi e vedersi servire per sbaglio una "quattro scarafaggi" (col cameriere che infierisce: «Guagliò, non sai che ti perdi! 'A Bìtols è 'a meglia pizza 'e Napule!»).
Incubi a parte, sono perfettamente d'accordo con il responsabile della sicurezza alimentare di Coldiretti, quando - nell'esaustivo minuto e mezzo dell'intervista che segue - conclude: «La mia opinione è che noi dobbiamo mantenere la nostra cultura alimentare, ed è per questo che - in qualche modo - li vediamo (gli insetti, ndr) con diffidenza: perché sono lontani da noi, pur nel rispetto di scelte di persone che comunque li vogliono utilizzare».


Nel frattempo mi giunge una voce all'orecchio sinistro: «Si prevede che la popolazione del nostro pianeta raggiungerà circa 10 miliardi di individui entro il 2050: dobbiamo utilizzare moderni approcci genetici per aumentare l'offerta alimentare». A parlare è Chris Davies, professore associato alla scuola di medicina veterinaria presso la Utah State University di Salt Lake City. Neanche il tempo di rifletterci su, che un'altra voce, questa volta da oriente, rafforza la tesi. Jianguo Zhao, dell'Istituto di Zoologia presso l'Accademia Cinese delle Scienze di Pechino, annuncia il risultato della sua ricerca.
Obiettivo: creare maiali magri, che necessitino di meno cibo e che riescano a mantenere meglio la temperatura corporea così da ridurre anche i costi per tenerli al caldo. Meta raggiunta pochi giorni fa. E' bastato - se così si può dire - inseminare 13 scrofe con un gene modificato, per ottenere da tre di queste ben 12 maialini "light", ovvero con il 24% di grasso in meno.
Quanto sia davvero necessario e moralmente accettabile profanare così invasivamente e deliberatamente la Natura, è la classica domanda "da porci", visto che non sapremo mai come la pensano questi novelli cuccioli, figli di un dio minore.

I maialini poveri di grasso ottenuti da geni modificati (foto Jianguo Zhao)

Un buon compromesso, se non una vera e propria svolta positiva per il futuro, potrebbe invece provenire dalla biotecnologia. Nuova frontiera dell'alimentazione, si basa sulla produzione di cibo praticamente identico a quello originale sia per valori nutrizionali che per sapore, ma chimicamente sintetizzato in laboratorio. Queste tecniche innovative puntano a una drastica riduzione dell'inquinamento e a scongiurare l'esaurimento di risorse economiche e naturali: conseguenze dirette - in grandissima parte - dell'odierna gestione del settore alimentare, ormai insostenibile. Non ci resta molto tempo, così governi e imprese ci scommettono: investono, mentre gli scienziati ci danno dentro.
La startup californiana "Memphis Meat" promette carni rosse e di pollo sul mercato entro i prossimi 4/5 anni, ottenute esclusivamente attraverso l'impiego di cellule staminali, ovvero senza bisogno di allevamenti e macellazione. La "Hampton Creek Foods" di San Francisco offrirà il suo pollo artificiale già dall'anno prossimo. E ancora: hamburger e tonno da cellule coltivate in vitro; gamberetti da mix di alghe e legumi; albumi d'uovo e formaggi da basi vegetali; frutta non deperibile e verdure coltivate in tempi record.
Per solidarietà verso tutti gli esseri viventi, ma anche da buona forchetta, spero davvero che possa funzionare senza futuri rimpianti.


Tornando infine nelle immediate vicinanze spazio-temporali, intercetto uno slogan a metà tra Martin Luther King e Gardaland. «Abbiamo fatto un sogno. Un luogo immenso e gioioso dove tutti possono essere protagonisti della filiera agroalimentare italiana».
Il prossimo 15 novembre a Bologna si inaugura il parco agroalimentare più grande del mondo: 100.000 metri quadri di lungimiranza sul rilancio dei prodotti, dell'economia e delle eccellenze di casa nostra. Tour guidati e corsi formativi (per imparare a fare la pizza o i sorbetti, approcciarsi all'apicoltura o alla produzione di conserve, ma anche apprendere le migliori tecniche per fotografare il cibo...); aree-gioco per i bambini, due ettari di campi coltivati e stalle; esperienze multimediali, eventi, oltre 100 botteghe artigiane tradizionali, più di 40 locali per la ristorazione, e tanto altro ancora. Convenzioni per risparmiare con Trenitalia, ingresso gratuito e 2 ore di parcheggio gratis (spreconi). Le buone premesse ci sono tutte, come non condividere? Cavalco lo slancio ottimista e vi linko il sito, o meglio il FICO: Fabbrica Italiana COntadina, cliccabile QUI.


DOC

3quilibri





Uno. Dal film "Tempi moderni" (1936), una memorabile scena del primo equilibrista di questo trittico sul filo del rasoio: l'impareggiabile Charlie Chaplin, qui attore protagonista, scrittore, sceneggiatore, regista e produttore. Suoi anche montaggio e colonna sonora.




Due. Passiamo a qualcosa di più tosto, come attraversare un cavo teso tra le (buonanime) Torri Gemelle di New York, a 400 metri di altezza. Lui è Philippe Petit: funambolo, mimo e giocoliere francese.


A 22 anni (oggi ne ha 68) provò a fare qualcosa di simile per la prima volta, a Parigi: tese una corda tra i due campanili di Notre-Dame e vi camminò sopra, mentre dal basso lo osservavano stupite centinaia di persone. Una volta sceso lo arrestarono, cosa che - da allora - si ripetè puntualmente in decine e decine di altre esibizioni in giro per il mondo.


A 25 anni l'impresa che lo consacrò alla Storia, documentata dalle immagini qui postate. Il 7 agosto 1974 salì sul tetto di una delle Twin Towers e fece avanti e indietro per otto volte sul cavo di acciaio lungo più di 60 metri: camminò, si sdraiò sul filo, si inginocchiò e salutò gli osservatori che nel frattempo lo applaudivano. La polizia gli ordinò di fermarsi, e quando decise di farlo fu arrestato per l'ennesima volta. Tuttavia, visto il successo dell'impresa, il procuratore distrettuale fece cadere le accuse formali a suo carico e lo condannò ad esibirsi per i bambini a Central Park.


Nel 2002 lo stesso Philippe ha svelato tutti i retroscena di quella indimenticabile giornata in un libro, "Toccare le nuvole"; nel 2015 il regista Robert Zemeckis ("Ritorno al futuro I-II-III", "Forrest Gump", etc.) ha voluto dedicare una pellicola a questo bizzarro personaggio ed alla sua biblica impresa. Il film si intitola "The Walk" (La passeggiata), avvincente già dal trailer:




Tre. Francese è anche Manu Topic, al secolo Emmanuel Forcade. La sua arte è decisamente meno rischiosa delle precedenti, ma si allinea nella conferma di quanto la ricerca di un equilibrio fisico/estetico soddisfi con vincente efficacia il recupero di una pace interiore. Rende bene l'idea, in questo senso, il video che segue e che lo vede all'opera, complice anche una location naturale di rara bellezza.


Impilare pietre in equilibrio una sull'altra, fino a ottenere composizioni che sfidano le leggi della fisica, è una pratica che affonda le radici nei tempi antichi. Si chiama "stone balancing", o "rock stacking": arte, disciplina, rito spirituale o più semplicemente hobby, comunque la si voglia considerare questa forma di espressione ha una moltitudine di appassionati in ogni parte del mondo. Manu Topic firma le sue opere con la macchina fotografica, esaltandone ulteriormente l'incantevole effetto "carpe diem".




Anzi quattro. Menzione fuoriprogramma per un altro appassionato di stone balancing, tale Andrea Mei, campione mondiale 2017 nella disciplina. Artista di Loreto (Ancona), a marzo è volato in Texas per partecipare alla competizione internazionale "Llano Earth Art Fest", dove ha conquistato il primo premio battendo i tanti concorrenti in gara.



DOC



P.S.: Nel ringraziarvi per l'attenzione, vi svelo un piccolo segreto. Un'insospettabile "magia" si nasconde nella scena del film postato in apertura: senza nulla togliere alle abilità atletiche del protagonista, il trucco c'è ma non si vede grazie agli effetti speciali di un cinema lontanissimo dall'impiego dei computer:

#ChiamaleBazzecole #2


Tawakkul Karman (Yemen), politica e attivista, Premio Nobel per la pace 2011



27 Aprile 2017«Esportazioni di armi, boom dell'Italia nel 2016: +85,7%. Sul dato, quasi raddoppiato rispetto al 2015, pesa soprattutto la fornitura di 28 aeromobili Eurofighter (sono i velivoli multiruolo più avanzati al mondo, ndr) al Kuwait. Livelli record anche nelle importazioni di armamenti, soprattutto dagli Stati Uniti. Nel 2016 sono quasi raddoppiate le esportazioni italiane di armamenti. Se nel 2015 erano state vendute all'estero armi per 7,9 miliardi di euro, l'anno successivo il totale ha raggiunto i 14,6 miliardi. (...) La seconda categoria di armamenti più venduta risulta essere quella di "bombe, siluri razzi, missili e accessori". (...) nel corso del 2016 l'Italia ha esportato in 82 Paesi in totale, confermandosi uno dei principali attori mondiali per penetrazione del mercato». [La Repubblica]

8 Luglio 2017 - «(...) Ma il dato politicamente importante è il boom di vendite verso Paesi in guerra in violazione della legge 185/1990, che vieta l'esportazione e il transito di armamenti verso Paesi in stato di conflitto e responsabili di gravi violazioni dei diritti umani. L'Italia nel 2014-2015 è stato l'unico Paese della UE ad aver fornito pistole, revolver, fucili e carabine alle forze di polizia e di sicurezza del regime di Al Sisi (con quale faccia chiedono verità per Giulio Regeni!). Nigrizia (storico mensile dei missionari comboniani, ndr) denuncia forniture militari a Paesi dell’Africa settentrionale, a regimi autoritari, all'Arabia Saudita, condannata dall'Onu per crimini di guerra e per la quale il Parlamento europeo ha chiesto un embargo sulla vendita di armamenti. (...)» [Roberto Saviano, scrittore e giornalista]

22 Settembre 2017 - «Guerra Yemen: Camera non ferma vendita armi. L’Italia può continuare a vendere armi alla coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita. Quella che bombarda da oltre 900 giorni lo Yemen causando più della metà degli oltre 10 mila morti tra i civili. L'invio di materiale bellico potrà proseguire finché non ci sarà formalmente un embargo internazionale. Lo ha deciso la Camera dei Deputati che si è pronunciata rigettando le mozioni presentate da Marcon, Duranti e altri (Sinistra italiana e Articolo 1 - Mdp) e da Corda e altri (M5S) e accogliendo invece le mozioni rese note solo all’ultimo minuto da Lia Quartapelle (Pd), Valentina Vezzali (Scelta civica, Ala, Maie) e Bruno Archi (Forza Italia). (...) Il governo e la Camera dei deputati rinunciano così ad esercitare un ruolo attivo e propositivo riguardo all'embargo di armamenti nei confronti dell'Arabia Saudita. Embargo richiesto da due risoluzioni votate ad ampia maggioranza dal Parlamento europeo». [Giorgio Beretta, analista del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari e di armi comuni, ricercatore per l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa (Opal) di Brescia, parte della Rete italiana per il disarmo (Rid)]




Carissimi - nel senso del prezzo pagato dalle migliaia di civili uccisi e mutilati dalle bombe made in Italy - onorevoli deputati Quartapelle, Vezzali e Archi: avrei una domanda per ciascuno di voi, a scelta.
1) La legge 185/1990 stabilisce che «L'esportazione ed il transito di materiali di armamento sono vietati: - verso i Paesi in stato di conflitto armato (...) - verso i Paesi i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani (...)»; che brivido si prova a trasgredirla proprio dalle stesse poltrone che la videro nascere?
2) La pubblicità è l'anima del commercio: che ne pensate di far stampare delle vedute di Montecitorio con i saluti dall'Italia a vostra firma, e quindi volantinare le terre bombardate e i canali attraversati dai relativi migranti in fuga?
3) Per presentare le mozioni, lo scorso 19 settembre vi siete svegliati appena in tempo: qual è la qualità del vostro sonno, in queste prime settimane d'autunno?


DOC




6 Ottobre 2017 - «683 bimbi uccisi e feriti dalla coalizione di Riad. Le atrocità commesse dall'Arabia Saudita nello Yemen sono state riportate da un rapporto del segretario generale dell'Onu. Sono oltre 8.000 i bambini vittime della guerra nel 2016. (...)» [Ticinonline] - Non finisce purtroppo qui, ma io mi fermo: to be continued, se vorrete, sui media internazionali che riusciranno a carpire notizie da quei territori.



#ChiamaleBazzecole: rubrica di attualità volta a sensibilizzare l'eventuale pubblico su questioni troppo spesso nascoste sotto i tappeti da chi poi pretende che camminiamo con le pattine, al fine di evitare il "tutti giù per terra".

La riproduzione degli insetti



Noriyuki Saitoh li fa col bambù...


...Edouard Martinet ricicla bici, moto e auto...


...Yumi Okita morbidi tessuti...


...Julie Alice Chappell circuiti stampati...


...Raku Inoue ha il pollice verde...


...e Yuki Tsunoda si diletta col vetro.


Ma se a farlo son le orchidee...


...il prodigio è presto ricambiato.



DOC

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